Se ci fosse ancora Kasha Zwan ( il comico ucciso dai Talebani la scorsa settimana) direbbe “I Talib sono talmente stonati che non sopportano alcun altro tipo di musica se non il belato che riecheggia nel loro vuoto cerebrale” Ma Kasha Zwan non c’è più a da alcune ore i Talib hanno proclamato che in Afghanistan la musica suonata in pubblico sarà bandita. Vietata ogni forma di proiezione cinematografica. Vietato ridere in pubblico. Fortemente consigliato anche il non farlo nemmeno fra le mura domestiche. Le radio trasmetteranno solo discorsi dei Mullah e le repliche continue dei versetti del libro sacro. Ogni forma di suono prodotto anche accidentalmente verrà punita. Strano che chi rutta e scoreggia ogni volta che apre la bocca possa temere chi invece cerca di studiare suoni armonici. Questa a Kasha Zwan avrebbe fatto ridere, ma ne lui ne Fawad Andarabi ci sono più. Se il primo era un comico il secondo è stato trascinato fuori casa e ucciso nella piazza del villaggio dove viveva con moglie e figli solo per il fatto di essere un suonatore di Ghichak, uno strumento simile al liuto. Fawad Andarabi era talmente povero che non ne aveva uno. Se lo era costruito con pezzi di rottame trovati qua e la. Componeva canzoni che narravano della bellezza della sua valle, dei pascoli, della vita, quella di gente comune come lui. Sono passati sedici giorni da quando il sedicente esercito talebano è entrato a Kabul e ha istituito la nuova forma di governo, basata principalmente sulla menzogna. Ogni giorno un Mullah investito del dono dell’imbecillità assoluta sostiene che i Talib si stanno muovendo in modo pacifico, che il profeta li guida (probabilmente in stato di ebrezza visti i risultati) e che nessuno ha da temere. Poi l’esercito Talib ammazza i comici e il solito Mullah fa sapere che ci sarà un indagine (questa battuta è stata copiata maldestramente agli americani che hanno annunciato un indagine per i cecchini strabici che hanno colpito dei civili con i droni e li hanno uccisi) Ancora, i Talib stuprano donne che hanno come colpa quella di essere ancora nubili. Poco importa se magari sul loro documento d’identità c’è scritto che hanno 12 anni. Una donna è solo una cagna da riproduzione e quindi subito dopo il menarca deve iniziare a sfornare figli, con barbetta da capra e paresi cerebrale come corredo genetico. Il Mullah a questo punto sogghignando e completamente in preda al devasto che l’assunzione di oppio gli ha generato annuncia al mondo che le donne potranno riprendere il loro ruolo nella società. Dietro a tutte le menzogne che ogni talebano impara a memoria il primo, il secondo il terzo e sicuramente anche al quarto anno di studio del libercolo che libererà il mondo, c’era la colonna sonora di un uomo gentile che credeva che la bellezza della natura, l’armonia del vivere con la propria famiglia, il leggere poesie e curare la terra fosse l’essenza della vita. Si chiamava Fawad Andarabi.
Oggi è lo ZETA day. L’ultimo giorno. Questa sera inizierà la mattanza di coloro che in casa hanno uno strumento musicale. A seguire avremo un programma di intrattenimento dedicato alle torture e agli stupri collettivi. Al mattino verrà trasmesso un documentario sulle amputazioni per chi non avrà imparato a radersi secondo la sura tal dei tali. Il monologo del Mullah (se si sarà ripreso dalla quotidiana pippata di oppio) sarà invece incentrato sulla tecnica con cui sparare in testa ai dissidenti. Questi sono i Talebani. L’esempio che se è vero che dal letame nascono i fiori ( cit. De Andre) è anche vero che se lo sterco lo accumuli finisci con il creare un enorme montagna di merda. Da li usciranno i Talib. Dicono che i testi sacri si assomigliano un po tutti. La bibbia ha copiato gli scritti di Zoroastro e i Talib sono stati amanuensi rachitici che non sono riusciti e tradurre correttamente la genesi dell’uomo. Era fango, maledetti barbuti. Era fango quello che dovevate usare e poi la ricetta proseguiva dicendo che gli avreste dovuto alitare sopra. Era fango maledizione, non merda su cui continuate a ruttare.
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