
Emanuel Nì. Un nome inusuale per una ragazzina del Vietnam e decisamente particolare anche la sua storia.
Emanuel è una delle pochissime cristiane che vive a sud del golfo del Tonchino.
Nella provincia di Saigon c’è un piccolo villaggio dove gli abitanti seguono gli insegnamenti cattolici e si fanno battezzare con nomi biblici. Emanuel è una ragazzina solare, ha la sua cerchia di amicizie, ha il coro parrocchiale che anima con i suoi coetanei e ha un forte legame con tutta la sua famiglia.
Una mattina, poco prima di andare a scuola, suo padre le chiede di aiutarlo a raccogliere un po’ di erba fresca da portare nella stalla. Mentre sta lavorando, un serpente si avvicina e senza lasciarle il tempo di rendersi conto di che cosa stia accadendo la morde prima sulla gamba destra e poi per due volte su quella di sinistra.
Emanuel viene portata subito in ospedale, ma purtroppo ai medici non resta nient’altro da fare che amputarle la gamba destra.
La incontro per caso, mentre camminavo lungo un corridoio che normalmente non percorrevo mai. Mi fermo per chiedere che cosa sia successo e inizio da subito a prendermi cura di lei. Apprendo dalle infermiere che la famiglia è molto povera e che non potrà mai permettersi le cure successive alla dimissione.
Emanuel sarà quindi destinata a passare il resto della sua vita seduta e potrà forse aspirare ad avere una carrozzina su cui poter fare dei piccoli spostamenti.
Le spiego che le costruiremo una protesi e fissiamo la data del suo ritorno in ospedale. Segniamo in agenda il 5 Marzo 2020.
Purtroppo però il Covid blocca tutti i nostri programmi e ancora oggi Emanuel è seduta su una branda ad aspettare che io mi rechi da lei per ridarle la possibilità di camminare. L’unica notizia positiva è quella che la gamba sinistra, dopo lunghissime cure, viene salvata.
Nel 2021 daremo vita a un progetto in remoto, inviando il materiale e tutti i file di stampa a dei tecnici locali.
Costruiremo una protesi a distanza che le permetterà di alzarsi e di iniziare a camminare e poi non appena la situazione internazionale lo permetterà torneremo da lei per realizzare un modello definitivo e più performante. Considerando anche le difficili condizioni in cui la famiglia di Emanuel tutt’ora versa, ci faremo carico anche delle spese relative al loro trasferimento da Saigon ad Hanoi dove si trova la sede del nostro piccolo laboratorio ortopedico.
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