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Vi siete mai chiesti dove vada il circo quando lo spettacolo finisce e il grande tendone viene ripiegato e stoccato dentro a camion colorati che poi si allontanano all’orizzonte senza dire mai quale sarà la prossima destinazione? Vi siete mai chiesti chi vedrà il prossimo spettacolo e se come voi resterà a bocca aperta a guardare acrobati che volteggiano e illusionisti che vi incantano? Credo di no. A chi interessa sapere dove il circo pianterà la sua tenda? A  nessuno. Questa è la stessa situazione che si è verificata a Kabul nei giorni scorsi. Il circo a stelle e strisce ha sgomberato in fretta l’area dove da vent’anni proponeva lo steso spettacolo, senza riuscire mai a portare a termine il numero di magia che si proponeva di far comparire la pace in una terra dove invece insieme all’oppio cresce anche l’erba gramigna della stupidità talebana. Così gli americani hanno ripiegato il tendone, smontato la pista con il trapezio dove si sono lanciati in voli pindarici finiti più o meno male e senza dire a nessuno dove verrà proposto il prossimo show sono partiti. Ciò che è sicuro è che presto ripeteranno la tragica commedia che li vede da un secolo impegnati a dire a tutti come bisogna ottenere la pace, sparando, ammazzando e coscienziosamente riportando a casa ragazzi di vent’anni, crivellati mentre difendevano un paese che manco conoscevano. Dopo aver fatto pagare il biglietto a Saigon ed essersene andati con la coda fra le gambe, dopo aver ritentato in Sudamerica, in Iraq, proposto il numero delle armi chirurgiche e intelligenti che scovavano depositi di bombe chimiche e le facevano saltare in aria ( poco importa se poi il deposito era un abitazione di civili ) dopo aver fatto svolazzare elicotteri Apache, schiantandone qualcuno a terra, dopo aver perso su ogni fronte dove si sono cimentati, eccoli di nuovo in viaggio verso chissà dove. É una tradizione quella degli States. Anche Buffalo Bill aveva un circo e provava a far divertire i cowboy che ridevano nel vedere i nativi americani trasformati in pagliacci. Gli stessi Cowboys che avevano scritto le regole del loro gioco preferito, quello che prevede di ammazzare qualcuno senza che vi sia un motivo preciso. Per farlo I cowboys hanno scelto di imbracciare armi sempre più sofisticate ma nello stesso tempo, per rendere il gioco più credibile devono anche vendere ( fingendo di regalarle) armi meno sofisticate a chi poi dovrà recitare la parte del cattivo. Fantastico vero? Allora, funziona così, Io vengo in casa tua, ti dico che dovrai rispettare le mie regole, ti minaccio con un MG da Rambo stretto fra le mani, ma nello stesso tempo ti fornisco di un arsenale così che tu possa difenderti. La chiamano democrazia, in America. Negli altri paesi la chiamano violazione dei diritti umani ma deve essere un Bug del google traduttore…

Per il loro spettacolo gli eroi a stelle e strisce hanno speso 2300 miliardi di dollari. Senza addentrarsi in calcoli complicati, tale cifra avrebbe risolto il problema della fame del mondo, ma inevitabilmente avrebbe anche reso inutile ogni intervento militare. Quindi meglio fare la guerra che non invece coltivare la pace. A livello di bilancio rende di più. Così, mentre il circo è in marcia e il signor Biden giura che il levare le tende è stata un operazione gestita benissimo, ecco che il congresso dovrà mettere mano ai cordoni della borsa e rifinanziare il nuovo spettacolo. Nel loro fuggi fuggi i cowboys hanno lasciato alle spalle un arsenale di diversi milioni di dollari che dovrà essere rimpiazzato. Per alzata di mano voteranno all’unanimità democratici e repubblicani. Qualcuno in questo momento sta guardando il cielo azzurro e non sa che fra poche settimane vedrà arrivare un nugolo di cavallette rumorose che si poseranno a terra, sganceranno bombe, spareranno ad ogni cosa che si muove. Mettetevi in fila, il circo che è appena andato via da Kabul sta arrivando. Venghino signori, lo spettacolo sta per iniziare. C’è posto per tutti. Uomini, bambini e donne,. Si anche a loro purché non si siedano tropo vicine a un qualche decerebrato Talib.

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